La scorsa settimana è stata una delle peggiori dal 2008 anno sui mercati finanziari, dove a regnare è stata l’emotività. L’insorgere della paura ha portato gli investitori impauriti a vendere tutto senza distinzioni (fenomeno del panic selling), come se non ci fosse più un futuro, come se il mondo dovesse fermarsi per sempre. Così facendo hanno consolidato perdite fino a quel momento solo potenziali divenute invece reali per effetto del panico. Al contrario chi nel 2018 – un anno di pesanti ribassi – ha mantenuto fiduciosamente le posizioni e fatto solo qualche ribilanciamento ha beneficiato del poderoso recupero del 2019.
Ma cosa è successo esattamente?
Che fare quindi?
Quantificare l’impatto che il coronavirus avrà nei prossimi mesi sull’economia mondiale, sui singoli paesi e settori industriali resta un esercizio arduo. La storia dei mercati finanziari, però, insegna che le Borse sono vaccinate contro le epidemie.
L’Economia del Corriere della Sera (Gadda PierEmilio)
Conclusioni
Per concludere segnalo due regole estremamente preziose per chi intraprende il lungo e spesso difficile viaggio di un investimento finanziario. Regole forniteci da John Bogle, fondatore di Vanguard scomparso recentemente:
- Impulse is your enemy – L’impeto, l’impulsività, la frenesia nell’investimento sono deleteri, sono veleno, sono nemici che portano a decisioni tossiche per il benessere dei vostri soldi.
- Never forget –. Quando tutto sembra crollare ricordate sempre che il tempo vi riporterà prima o poi in carreggiata. Le mani forti lo sanno e cercano di farvi vendere a tutti i costi. Se il vostro obiettivo è temporalmente lontano perchè permettere a qualcuno di arricchirsi sfruttando le vostre paure?