Tempo denaro e resilienza i tre assi nella manica dell’investitore di medio lungo termine.
In psicologia la resilienza viene vista come la capacità dell’uomo di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente.
In ingegneria la resilienza è la capacità di un materiale di resistere a forze impulsive ovvero, della capacità di resistere ad urti improvvisi senza spezzarsi.
In ecologia la resilienza è la capacità di un ecosistema, inclusi quelli umani come le città, o di un organismo di ripristinare il proprio equilibrio, a seguito di un intervento esterno.
Gli urti della crisi finanziaria del 2007-2008 hanno portato la ‘resilienza’ anche nel gergo della finanza.
Per l’investitore è fondamentale sviluppare la propria resilienza economica intesa come la capacità di adattarsi al cambiamento trasformando le incertezze in occasioni.
Molto facile a dirsi ma molto complesso a farsi. Si tratta di un vero e proprio processo di apprendimento che necessita di prezioso alleato: il tempo.
Con il tempo dalla nostra parte possiamo imparare a resistere alle minacce emotive e psicologiche dei mercati. Di fronte a periodi di marcata volatilità come è stato di fatto tutto l’anno 2018 l’atteggiamento più efficace dell’investitore in termine di resilienza è paragonabile a quello del maratoneta. Ne ho parlato qui.
E il denaro?
Se abbiamo tempo e resilienza possiamo calare l’asso del denaro con la certezza di fare le cose per bene, senza impiegare necessariamente grandi somme investendo per esempio attraverso piani di accumulo.
I piani di accumulo (PAC) sono una modalità di investimento con cui è possibile investire una somma di denaro periodicamente (ad esempio, ogni mese) e in modo automatico al fine di creare un capitale nel tempo attraverso l’accumulo del risparmio.
Grazie all’automatismo del PAC investire gradualmente nel corso del tempo, seguendo un piano prestabilito, è uno dei modi più efficaci per mitigare gli errori legati all’emotività delle proprie decisioni come vendere sui ribassi del mercato (panico) e acquistare sui rialzi (euforia) come ben illustrato dalla finanza comportamentale.