Come vincere la paura dei mercati?
Ormai le acque si agitano di frequente e in queste occasioni occorre stare accanto al cliente per ribadire con forza quali sono i suoi progetti di investimento
Con queste parole iniziavo il mio intervento a Class Cnbc – primario canale di informazione finanziaria – durante un dibattito sull’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti.
A distanza di due anni le tensioni geopolitiche sono aumentate sia a livello globale che a livello nazionale.
Ma le acque dei mercati finanziari mediamente non sono mai state chete e mai lo saranno. A momenti di calma sono sempre seguiti momenti di volatilità che solo di rado si sono trasformate in vere e proprie tempeste.
Quando la volatilità si alza, è facile essere preda dell’emotività, e smarrire la rotta. Come da evidenze statistiche ciò aumenta di molto il rischio di “mancare” le migliori giornate sui mercati e danneggia la performance di lungo termine. Nella foga di evitare le crisi, si finisce con l’essere disinvestiti nei momenti più inopportuni, perdendo le performance migliori.
Dopo ogni crisi i mercati hanno sempre recuperato. Ci vuole pazienza e disciplina.
Sui mercati finanziari ci sono brusche oscillazioni, momenti di panico, ma poi le performance tornano ad essere positive. Questa è la lezione della storia.
La paura dei mercati, che spesso origina da esperienze passate e ci impedisce di valutare razionalmente le azioni da intraprendere nel presente, può portarci a scelte economicamente svantaggiose. Ed è proprio in questi momenti che occorre ribadire l’ancoraggio al progetto di investimento del cliente mantenendo il focus sugli obiettivi di lungo periodo stabiliti e condivisi in sede di consulenza.
Ecco perchè, quando si adotta una strategia d’investimento conviene seguirla sempre, anche quando sembra che le cose non vadano bene.
E il tuo stato emotivo in che punto è del grafico qui sotto?